La famiglia Sappington

Un romanzo malvagiamente scritto e ignominiosamente illustrato dall’autrice

Bizzarro e spassoso ☼☼☼☼


Lois Lowry, Il Castoro, 2009, (pp.160)
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Quella dei Sappington è una famiglia d’altri tempi. Più o meno.
I coniugi Sappington, infatti, non possono proprio sopportare i quattro figli: Tim il maggiore, i gemelli Bernabò A e Bernabò B (chiamati A e B per facilitare le cose) e la graziosa e timida Jane.
I signori Sappington tendono a dimenticarsi spesso e volentieri del loro ruolo genitoriale e la loro irritazione è grande, quando qualcuno glielo ricorda. Un giorno, come la crudele matrigna di Hansel e Gretel, progettano di disfarsi dei bambini una volta per tutte.
I quattro giovani Sappington, dal canto loro, provano per gli odiosi genitori lo stesso tipo di avversione e decidono, tra un gioco bislacco e l’altro, di liberarsene e diventare finalmente orfani.
I signori Sappington partono quindi per un lungo e periglioso viaggio, a loro insaputa programmato dai perfidi pargoletti, mettendo in vendita la casa con il proposito di lasciare la progenie diseredata in mezzo a una strada.
I fratelli Sappington, però, non sono soli. Di loro si occupa una tata assai ripugnante, ma ottima cuoca e complice insospettata.
Alla loro vicenda, si intrecciano quelle di altri stravaganti personaggi.
Quella della piccola Ruth, neonata abbandonata sulla soglia di casa Sappington e prontamente scaricata dai fratelli sulla soglia di casa Melanoff.
Quella del Comandante Melanoff, inventore e produttore di dolci famosi, ricchissimo ma immerso in una profonda depressione, in seguito alla presunta e tragica perdita della moglie (in fondo nemmeno simpatica) e del figlio amatissimo, sepolti vivi sotto una valanga di neve in Europa.
Quella della precisissima Signora Melanoff e del figlio sopracitato, recuperati dopo anni di ricerche e apparentemente dimenticati dal marito e padre, e di Hans-Peter, direttore di un ufficio postale svizzero.
Come in un arazzo, i fili di queste storie si incrociano, si annodano e si sciolgono, dando vita a un racconto che, infine, ricorda un serpente che si morde la coda.
Volutamente, non racconterò nulla di più della trama, perché penso che questo sia uno di quei libri che vale la pena di scoprire da sé.
Posso solo aggiungere che tra pile di lettere, Girellecca e maglioni in condivisione, i piccoli lettori si divertiranno un mondo! E anche voi.
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La Famiglia Sappington è un racconto grottesco, bizzarro e spassoso.
Nel leggerlo, più volte la mia parte adulta si è ritrovata a pensare “Mamma mia, agghiacciante”.
Ma dopo poche pagine è emersa quella parte bambina desiderosa di riscatto e ribellione, quella parte libera e scanzonata, pronta alla risata che tutti (tutti!) ben conosciamo e possediamo.
La vicenda dei Sappington è surreale e pazzesca, ma metaforicamente (nemmeno troppo) e incredibilmente verosimile.
I personaggi sono descritti finemente nelle loro psicologie con poche parole, veloci ritratti di una stramba umanità, calati in situazioni e azioni strampalate ma assolutamente esplicite e comunicative.
La scrittura di Lois Lowry è scorrevole, rapida, piana e, allo stesso tempo, ricca di particolari mai banali e disseminata di parole “difficili” ed evocative, elencate alla fine del libro stesso in uno speciale glossario.
Un romanzo breve e intenso che cattura e colpisce nel profondo.
Nella folle ironia degli eventi, nei buffi riferimenti extratestuali, nella comicità dei paradossi descritti, traspare tra le righe la sostanza complessa di una tematica importante e attuale quale il disfacimento del concetto di “famiglia tradizionale” a favore di quello di “famiglia allargata”.
Questo aspetto è presente, invero, in moltissime fiabe tradizionali, basti pensare al numero di matrigne e sorellastre che le popolano.
La differenza sostanziale tra queste e la vicenda descritta dalla Lowry sta nelle motivazioni che spingono i “grandi” a tradire i “piccoli”. Se nelle prime e nei tempi andati si potevano riscontrare esigenze legate alla sopravvivenza (vedi Hansel e Gretel), nella seconda e nei tempi moderni sono dovute, principalmente, al disinteresse e all’incapacità di comunicare (che, nell’era delle tecnologie di comunicazione più avanzate, è un paradosso!).
Quella dei Sappington/Melanoff sarà davvero una famiglia allargata, composta dai personaggi più singolari mai visti, ma caratterizzata da una solida comunione di intenti e bisogni e dalla capacità fondamentale di capirsi e relazionarsi, se pur in modo originale.
Tradizionale o allargata che sia, una Vera Famiglia!

Target: + 9 anni.

Un assaggio: “[…] Jane alzò le spalle. «Sono all’ultimo gradino», disse avvilita. «Non posso andare più giù.» […]”
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Commenti

  1. per me i libri sono bellissimi perché ti fanno vivere avventure che nella realtà non sono possibili.
    e ricordate i libri servono anche per lo STUDIO!!!!

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  2. Ciao Anonimo :)
    grazie della visita e del commento.
    Hai ragione, i libri servono a più cose, e se studio e piacere vanno assieme, allora è il massimo!

    Buona estate piene di letture!
    Ila

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