L’evoluzione di Calpurnia

Curioso, frizzante e ironico  ☼☼☼☼


Jaqueline Kelly – Salani, 2011, pp.285

Calpurnia Virginia Tate, detta Callie Vee, undici anni.
Unica femmina di sette figli, nata a metà fra tre fratelli maggiori e tre minori.
In Texas, nell’afosa estate del 1899, a un passo dal Nuovo Secolo, la ragazzina è destinata a noiose lezioni di piano, ricamo, cucito e bon ton che la preparino a diventare un’educata signorina di buona famiglia.
Ma Calpurnia è più interessata a osservare la natura che la circonda, a capire perché ci sono cavallette verdi e cavallette gialle, ad allevare falene, a fare lunghi bagni tra le rane dello stagno, a tagliarsi di nascosto i capelli e a scoprire nuove specie botaniche.
Grazie all’amicizia e al sostegno di un nonno tanto burbero quanto originale, intento in numerosi esperimenti di distillazione di noci, Callie Vee apprenderà metodi scientifici di analisi da applicare al mondo e a sé stessa.
Tra saggi di musica, fiere di merletti, litigi e scorribande coi fratelli, gelosie e affetti rinnovati, troverà il tempo di esprimere la sua passione e affermare la sua forte e intelligente personalità, alle soglie di un mondo in trasformazione e in viaggio verso l’era moderna.

L’evoluzione di Calpurnia è un romanzo frizzante, in cui l’analisi scientifica della realtà si intreccia alla verosimile rappresentazione di scene di vita quotidiana del Diciannovesimo Secolo.
Il punto di vista che ci viene proposto è quello della giovane e ardita protagonista; ogni cosa viene filtrata attraverso il suo sguardo cristallino e ironico, sempre pronto a valutare le cose per come sono, senza mai scendere a compromessi o a farsi imbrogliare da inutili imposizioni.
Calpurnia è una sana ragazzina dotata di determinazione e grande capacità di discernimento, uniti ad un ancor più sano senso di ribellione alle ingiustizie.
In un’ambientazione di cui percepiamo chiaramente la vastità degli spazi e l’oppressione della calura, in cui odiamo gli schiamazzi di una piccola comunità in crescita e il silenzioso canto dei grilli, le giornate della bambina scorrono lente e ricche di scoperte e avvenimenti.
Nell’habitat naturale come in famiglia, Callie Vee imparerà a confrontarsi, a osservare e a far valere la propria voce.
La scrittura scorrevole e vivace di Jaqueline Kelly ci guida lungo tutto il romanzo, capitolo dopo capitolo, in una serie di episodi-cammeo che, se pur indipendenti tra loro, messi assieme regalano una storia avvincente e profonda.

Da leggere!

Target: + 11 anni.

Un assaggio: “[…] Calcolai che lì intorno avvenivano di continuo un milione di piccole tragedie. Oh, non tanto piccole per la preda e il cacciatore, per cui era questione di vita e di morte. Io ero soltanto una spettatrice, una sfaccendata. Loro facevano sul serio. […]” (p.23)
“[…] Lo mostrai a nonno che fece un cenno di approvazione. « È incredibile quello che riesci a vedere quando te ne stai in silenzio a guardare». […]” (p.33)

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