Il vento nei salici

Pacifico e selvatico ☼☼☼☼


Kenneth Grahame, ill. di Inga Moore, Edizioni EL (2001) - pag. 205

In una tiepida giornata nella campagna inglese, Talpa decide di farsi una bella passeggiata ignara del fatto che questa sua piccola uscita sarà l'inizio di incredibili avventure e grandi amicizie.
Infatti, nel camminare ammirando la natura circostante, Talpa si perde fino a giungere sul fiume dove, sulla sponda opposta, incontra l'affabile e meticoloso Topo che l'invita subito a fare una bella gita in barca.
La conoscenza di nuovi luoghi e nuovi esseri, come Rospo o il Signor Tasso, e la scoperta di ritmi di vita assai diversi dai propri, spingeranno la schiva Talpa a vivere vicende rocambolesce, come il perdersi nel Bosco Selvaggio innevato, lo sperimentare folli corse a bordo di un calesse, o il tentare di riportare al senno l'amico Rospo (invaghito dalla velocità e dal fascino delle prime automobili) e, addirittura, l'ingaggiare furiose lotte contro un branco di donnole per riconquistare la casa di un amico.
Il vento nei salici è il racconto quieto e garbato di una vita campestre e selvatica che si svolge parallela a quella umana, mescolandosi ad essa e ricalcandone i tratti, pur conservando il fascino misterioso e profonda di ciò che è "pura natura".

Kenneth Grahame scrive, nel 1908, dei racconti per il figlio malato che, ben presto, diventano una raccolta dal titolo Il vento nei salici, romanzo che influenzerà generazioni e ispirerà registi di teatro e cinema (tra cui lo stesso Walt Disney).

(un assaggio del cortometraggio Disney) 

Protagonisti di bucoliche avventure sono la timida Talpa, il fidato Topo, il ricco e sbalestrato Rospo e il saggio Signor Tasso.
Con lo scorrere delle stagioni, lungo il tranquillo Fiume e nel misterioso Bosco Selvaggio, si snodano i legami d'amicizia tra i quattro personaggi.

A guidare l'andamento dei fatti sono le bricconate di Rospo che, nell'inseguire la sua ennesima e improvvisa passione per i motori, coinvolge tutti in un turbinio ingarbugliato di avvenimenti al limite della legalità.
Follie, furti, arresti, mascheramenti e fughe per la libertà costellano gli undici capitoli del libro; nell'originale esiste un dodicesimo capitolo dedicato a Pan, divinità greca legata al senso panico dell'entusiasmo che Rospo ben identifica, ma che molti editori moderni han reputato evidentemente poco interessante o adatto ai bambini, eliminandolo (non avendolo letto non posso giudicare... ma lo cercherò!)

Quello che caratterizza Il vento nei salici è la pacatezza con cui tutto viene narrato e l'educazione galante dei personaggi e dei loro modi di relazionarsi in qualsiasi situazione, specchio della cultura inglese dei primi del Novecento; e ancora, colpisce la profonda semplicità di una vita a stretto contatto con l'elemento naturale e dai suoi ritmi influenzata.


Le illustrazioni di Inga Moore, nell'edizione in mio possesso, impreziosiscono al massimo queste atmosfere, descrivendole nei minimi particolari e introducendoci con gentilezza e curiosità in questo piccolo magico mondo.


Il vento nei salici è come una poesia, un sogno bucolico in cui possiamo percepire il fruscio delle foglie scosse dalla brezza e il profumo dolciastro del fiume che scorre; un insieme di avventure in cui siamo certi di poterci divertire senza che nulla di male ci accada.

Un gioiello da conservare in libreria.

Per tutti, grandi e piccini, da leggere soli o in compagnia, in qualsiasi stagione.

Consigliato!

E per completare l'opera, guardate cosa ho scovato da guardare assieme:



Buone Letture!

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