Il Baule di Bliblila - II°

Ritorno, dopo la pausa estiva, con un'altra puntata del Baule di Bliblila.
Tra i libri ritrovati nella Vecchia Cartella Rossa non potevo non trovarne alcuni, bellissimi, della Coccinella Editrice.
Dagli indimenticabili (e intramontabili) Libri coi Buchi, di cui parlerò prossimamente, ai libri sagomati della collana Gioca e Scopri e a quelli dai formati oblunghi della collana Tantemele.
Proprio da questi ultimi voglio partire. 
Un accenno alla Casa Editrice La Coccinella, di cui potete sfogliare il catalogo e scoprire le novità sul sito appena rinnovato.
Fondata nel 1977, a Milano, è famosa anche a livello internazionale per  progetti editoriali innovativi, libri gioco e albi cartonati dedicati per lo più ai bambini in età pre-scolare. Fa parte, dal 2009, del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol. 
Veniamo al primo libro di cui vorrei parlare. 


Dentro il Castello, 1982, Editrice La Coccinella
Progetto grafico: Giorgio Vannetti (uno dei fondatori della Casa Editrice)
Illustrazioni: Patrizia Conte
Testi: Tiziano Sclavi (famoso autore italiano, creatore di Dylan Dog) 


Il libro, fuoricatalogo, è un cartonato, 24x20 cm, di solo 8 pagine e dalla costa elegantemente telata.
Ogni pagina è tagliata e sagomata a creare, in sovrapposizione alle altre, delle vere e proprie quinte teatrali in cui la storia prende vita e in cui il piccolo lettore si immerge.
Fin dalla copertina si assapora il gioco cartotecnico che trasforma un semplice libro in un mondo fatto di profondità, di angoli bui da scoprire e di spazi da visitare.
Una sorta di tridimensionalità nella bidimensionalità.
Il titolo del libro sottolinea immediatamente questo processo: Dentro il Castello.
Nell’antico maniero ci si entra davvero…


La copertina è il muro di pietre del castello, su cui si inerpicano piante rampicanti (le “trombette rosse” o Bignonia Capriolata) e in cui si aprono due grandi arcate a sesto acuto, forse un portico, attraverso cui scorgiamo una giovane fanciulla spaventata, un gufo accigliato, lembi di vecchie tende, topolini allarmati e giù, giù sempre più in fondo una cupa foresta. 


Ricordo il gusto, provato da bambina, nell’infilare indici e mignoli in quelle misteriose arcate che mi conducevano a luoghi ombrosi, il desiderio di confortare la protagonista e la curiosità di esplorare assieme a lei quegli spazi proibiti.




Girando le pagine, eccomi entrare nelle stanze, un tempo lussuose, del castello.
Pavimenti a scacchiera, tendoni rattoppati e gatti silenziosi.
Vecchie armature arrugginite, oggetti abbandonati, ragnatele abitate da enormi ragni neri.
E un baule ricco di tesori o forse… solo scherzi di un fantasma burlone.





I particolari delle illustrazioni catturavano ogni mio sguardo: il topo intento a farsi il bagno, il gufo terrificante, le perle bianche nascoste ovunque, i lunghi capelli del fantasma e quelli neri intricati della bambina vestita di rosso.
Tutto concorreva a dare corposità a quel mondo ovattato.
Tutto aumentava il mio bisogno di scoprire.


Il testo, in forma di filastrocca, ci accompagna nell’esplorazione smorzando un po’, con rime ed ironia, la paura.
Come una cantilena, pronunciata da un essere invisibile, le parole si rivolgono direttamente alla fanciulla o alla lettrice, aumentando il coinvolgimento.
Ci conducono fino alla fine, fino all’uscita del castello dove, assieme alla protagonista, la voce guida ci chiama e dice di aspettarci…
Ma tra le rovine dell’edificio e le piante di una foresta all’insorgere dell’autunno, troviamo solo un gatto ad osservarci. 




Ho memoria delle sensazioni che provavo nell’immergermi in queste pagine.
Le sfogliavo in rigoroso silenzio… per non far rumore.
Il brivido di timore misto alla curiosità ardita provocati dal sentirmi all’interno di quelle mura, tra topi e colombe.
Il piacere di poter esplorare ogni minimo dettaglio con coraggio, sentendomi al sicuro, perché fuori dal libro.
Una doppia proiezione, uno scontrarsi e mescolarsi di emozioni.
Il senso compiaciuto di aver vissuto una bellissima e segreta avventura al termine della storia, da poter ripetere in qualsiasi momento.
Il senso di arricchimento e magia che solo un libro può dare.

Curiosità
Sulla quarta di copertina possiamo mancano il codice a Barre e il codice ISBN.


Oltre ai titoli della collana, ci vengono mostrati, in una bellissima silhouette, i personaggi che popolano il racconto impegnati in una folle corsa. Un'immagine che mi fa pensare, per associazione, alla buffa corsa che Alice compie assieme alle strane creature del Paese delle Meraviglie per asciugarsi più in fretta...

Copyright Foto di Bliblila - Copyright Illustrazione di Editrice La Coccinella

Commenti

  1. Che meraviglia questo libro! Lo avevo anch'io da bambina, ma tra un trasloco e l'altro é andato perduto. Lo sto cercando per riacquistarlo ma é introvabile. Poi per caso mi imbatto in questo articolo che mi fa rivivere l'emozione di quando ero piccina. Grazie

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  2. Ciao Sofia!
    Sì è vero, questo libro è è magico...
    Mi spiace che si sia perduta la tua copia 8capita ahimè!), ma ti auguro di trovarlo quando meno te l'aspetti (a me è capitato)... chissà! Sarà ancora più bello!
    Nel frattempo, passa pure qui quando vuoi a rituffarti nei ricordi, sei la benvenuta!

    Ila

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    Risposte
    1. L'ho ritrovato, proprio quando meno me lo aspettavo e insieme a lui un altro libro della stessa collana: "giornata di sole". Ho trovato un tesoro!

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