Gaia Junior Mondadori - Sulle tracce del tesoro scomparso

Esilarante e coraggioso ☼☼☼☼



Bianca Pitzorno – ill. di copertina di Mike Adams – Gaia Junior Mondadori – 1992 – 273 pagg.

Giulia è arrabbiata. La sua idea di “vacanza estiva perfetta” è andata a rotoli e si deve rassegnare a trascorrere un noiosissimo mese con la sorellina e la Nonna, una fotografa americana, in un paesino dell’entroterra sardo, Osuni.
Un luogo sperduto e in cui non ci sarà nulla da fare se non annoiarsi.
Per di più Giulia prova una profonda avversione verso Luca, assistente della nonna, che la sbeffeggia continuamente e nasconde, di sicuro, qualche segreto criminale.
Per fortuna la ragazza può sfogarsi scrivendo lunghe lettere all’amica del cuore, costretta a letto da una gamba ingessata.
Olivia, al contrario di sua sorella, non vede l’ora di imbarcarsi in un’estate ricca di novità e in compagnia di quella nonna che non vede quasi mai.
Le due ragazzine lasciano l’afosa Milano per la calda, secca e selvatica Sardegna.
Mentre la Nonna si unisce al Professor Serra e al gruppo di archeologi che operano sul territorio di Osuni, alla ricerca e scoperta di antiche reliquie, Giulia e Olivia cominciano a fare conoscenza con gli abitanti e con le usanze del posto.
La piccola legherà subito, in modo inaspettato, con la vecchia Zia Costantina, ospite del trio forestiero. Tra le due, a discapito dell’età, si creerà un forte legame affettivo, saldato ancor più dalle leggende su Llu Siddaddu, un folletto che nasconde tesori, che la donna racconta alla bambina.
Dopo primi timidi tentativi, Giulia farà invece amicizia con un gruppo di coetanei, assieme ai quali darà il via a scorribande avventurose volte a risolvere la misteriosa scomparsa del vaso antico appena ritrovato nello scavo archeologico.
Quella che pareva essere un’estate noiosa, si rivelerà ben diversa…

Sulle tracce del tesoro scomparso è un romanzo divertentissimo, rocambolesco e dall’intenso sapore di un’estate vissuta pienamente.
La scrittura della Pitzorno è impeccabile, il modo di raccontare le vicende vissute dalle due sorelle e dai loro amici è puntuale, sensoriale, denso e ammiccante.
I personaggi, che riempiono le scene di questa buffa storia corale, sono vividi e delineati magistralmente al punto che il lettore può riuscire a vederli e sentirli e conoscerli personalmente, uno a uno.
Le due bande di ragazzini, quella dei piccoli e quella dei grandi, si sfiorano continuamente, si rimbalzano e si incrociano attraverso una serie di desideri, obiettivi e tentativi ogni volta diversi e caratteristici dell’età cui appartengono. A loro volta, gli adulti si dividono tra quelli comprensivi e un po’ matti e quelli seriosi e limitati dalle abitudini.
Il susseguirsi degli equivoci, l’amalgamarsi degli intrecci narrativi, l’alternanza dei punti di vista dei protagonisti, la molteplicità e vividezza delle loro voci, la ricchezza delle sfumature emotive e caratteriali, dona a questo romanzo una corposità unica e indimenticabile.
Leggendo si sente l’odore della terra scavata, il sudore per le corse affannate in piena libertà, il brivido scalpitante dell’aver risolto un enigma e l’urgenza di mostrarlo al mondo (degli adulti).
L’archeologia, il profumo della storia antica, il folklore di un terra ancora radicata alle sue origini e la modernità del presente in cui si svolgono i fatti, sono ingredienti fondamentali.
Ma filo conduttore di tutto sono i legami, le relazioni: amicizia, primi amori, sorellanza, antipatia, sospetto e, perfino, paura.
Un romanzo che riempie e tiene compagnia, entusiasma e lascia nel cuore l’eco di una sana risata.


Nota: la collana “Gaia Junior”, così come le cugine “Giallo Junior” e “Horror Junior” della Mondadori, non esistono più, se non sugli scaffali della biblioteca o di qualche mercatino dell’usato. Per fortuna, alcuni preziosi titoli, sono ancora in catalogo nelle collane dedicate ai più giovani.


Consigliatissimo!

Target: +11

Un assaggio: “[…] Aveva gli abiti sporchi di fango secco e tutti di traverso; le tasche gonfie di tesori raccattati per terra, le scarpe da tennis con in cima un buco da cui si affacciavano gli alluci grassocci. Non per niente era l’ultima delle sorelline Murgia, e la vestivano sempre con gli indumenti passati di misura alle più grandi. […]”

Buone Letture!


Commenti

  1. Vorrei che il riassunto sia più dettagliato verso la fine

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    1. Caro Anonimo, grazie del commento.
      I miei non sono "riassunti" ma recensioni. E come tali, non svelo mai troppo nè del contenuto nè, tantomeno, i finali... così da non rovinare la sorpresa a nessuno.
      Se cerchi riassunti per non leggere i libri, questo non è il blog per te :)
      Buone letture!

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  2. Risposte
    1. Ottimo, ne sono felice :D Fammi sapere poi se ti è piaciuto! Buone letture!

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