Lunamadre

Torrido e glaciale ☼☼☼


Teo Benedetti – ill. copertina di Maria Muravski - Pelledoca - 2020 - 150 pagg. 

Lorenzo arriva finalmente a Lunamadre, alla casa della nonna paterna, per trascorrere l’intera estate come ogni anno.
Il caldo che opprime la terra d’origine non ha effetto sul ragazzino e sull’entusiasmo che prova all’idea di ricongiungersi con gli amici di sempre.
Ma il suo fervore viene immediatamente segnato dalla strana e surreale morte di Lucifero, il cane della nonna. Non è solo la perdita affettiva a segnare il quattordicenne, lo è l’esperienza traumatica e paranormale che vive.
L’episodio resta inciso nel suo animo e neanche le chiacchiere e gli scherzi degli amici ritrovati, Carlo, Filippo e Maria, riescono a scuoterlo.
Lentamente nel paese e nel cuore degli abitanti comincia a serpeggiare un’antica paura; strane morti e anomali incidenti scuotono la monotona quotidianità di Lunamadre.
Uno alla volta, Lorenzo e i suoi amici, si troveranno faccia a faccia con un’inquietante creatura e con il terrore più profondo. E con l'omertà spiazzante degli adulti.
Quando le cose cominceranno a essere più chiare e i pezzi di un segreto nascosto per più di cent’anni saranno rivelati, i quattro amici si vedranno costretti ad agire…

Lunamadre è un romanzo che si legge d’un fiato… sempre che riusciate a non trattenere il respiro dalla paura!
Una storia estiva, di amicizia, crescita e, al contempo, un vero e proprio horror.
La scrittura di Teo Benedetti è scorrevole, morbida e contiene in sé il potere della sinestesia.
Leggendo le sue parole si è catapultati fisicamente in questo paese, situato su un’isola che mai viene nominata ma che è facile riconoscere grazie ai numerosi indizi lasciati dall’autore.
Già dalle prime pagine se ne sente il caldo ardente sulla pelle, il peso sulla testa, l’odore selvatico della terra e degli arbusti che la ricoprono; si riesce perfino a vedere l’orizzonte tremolare nel canto avvolgente delle cicale.
E soprattutto, si torna adolescenti e si ricorda con chiarezza la gioia del ritorno ai luoghi cari delle vacanze, l’eccitazione del rivedere i vecchi amici, la smania di sentirsi liberi e poter crescere ancora un po’, almeno fino a quando si dovrà rientrare nelle solite vite, ma lo si farà cambiati.

Con questa prospettiva incoraggiante si entra nella storia di Lunamadre.
Pagina dopo pagina si viene risucchiati in una vicenda fatta di quotidianità moderna, di chiacchiere e leggende di paese, di sentimenti nuovi e inespressi.
E, ovviamente, di tetri accadimenti e di paura; una paura profonda, agghiacciante che fa sentire i quattro protagonisti sempre più soli e isolati uno dall’altro.
Finché Maria, l’unica ragazza della compagnia, saprà dare voce al trauma subìto; alla sua confessione seguiranno quelle degli amici e la storia non sarà più la stessa.
I toni della narrazione, le ambientazioni, l’atmosfera, tutto improvvisamente si trasforma e si mostra per quello che è: un incubo.
Benedetti ha la gran capacità di dipingere nettamente queste due “fasi” del romanzo.
La prima dominata visivamente da una luce calda e intensa, tipicamente estiva e sorridente, mentre il buio si annida nascosto nei cuori dei personaggi.
La seconda, con l’esternazione delle reciproche esperienze, riversa quell’oscurità prima tutta interiore nel mondo di fuori, investendo in modo totale la realtà.
Da quel preciso momento, anche noi lettori ci ritroviamo immersi nelle tenebre, nell’orrore di ciò che sta accadendo e tremiamo fino all’ultimo capitolo.
Cambia il ritmo, cambiano i colori, e non si torna più indietro.

Lunamadre è un nome inventato ma è una terra reale, intrisa di storia e di leggende, animata dalla modernità turistica e dal fascino della tradizione popolare. Ed è da tutto questo materiale, e dai suoi ricordi estivi, che Teo Benedetti costruisce la storia di Lorenzo e dei suoi amici.
Un racconto che vi rimarrà nel cuore e sulla pelle, un romanzo che vorrete leggere tutto d’un fiato… però ricordatevi di respirare, ogni tanto!

Nota: Pelledoca è un editore che ho scoperto da poco ma di cui leggerò, sicuramente, molto altro. Preparatevi a tremare…


Consigliato a cuori corraggiosi!

Target: +11

Un assaggio: “[…] tornare nel paese del padre era per lui una sorta di viaggio magico, fatto di rituali e gesti collaudati, e toccare quella pietra equivaleva a riabbracciare la dimensione che nessuno dei suoi compagni di classe rimasti al di là del mare avrebbe capito. […]”


Buone letture!


Commenti