Inquietante e liberatorio ☼☼☼☼
Caroline ha un dono, anche se per lungo tempo penserà il contrario.
Caroline può sentire le loro voci quando visita il cimitero con la nonna, quelle
di suoi coetanei morti in tragiche condizioni.
Caroline ha 8 anni e non sa come gestire tutto questo, che all’inizio pare solo
un gioco; interrompe così le visite al camposanto e sembra tornare alla
normalità.
Una serie di cambiamenti nella sua vita familiare e il trasferimento in un’altra
città, portano la ragazzina a riappropriarsi di quel suo dono…
Sarà forse la presenza di un vecchio cimitero abbandonato dietro la sua nuova
casa?
O sarà la conseguenza del divorzio dei genitori?
Neanche le visite da una psicologa la sapranno aiutare finché, con la mamma e
il fratellino, si trasferisce in una terza cittadina.
Caroline ha 13 anni ormai, le sue giornate sono ricche di amicizia, scuola e
sport; e quella strana dote che aveva reso insonni le sue notti sembra sparire
ancora una volta.
È
durante una scampagnata nei boschi con gli amici, che quelle sensazioni a fior
di pelle e quelle voci sussurrate tornano a farle visita. E questa volta i
messaggi e le visioni confuse portano l’adolescente a indagare su un vecchio
caso irrisolto di quarant’anni addietro.
Con la complicità di un giornalista in pensione, di un’amica leale e del suo
intuito, Caroline porterà alla luce segreti sepolti dal trascorrere del tempo mettendo
a serio rischio perfino la sua incolumità, pur di restituire dignità a quelle
voci che chiedono solo di essere ascoltate…
Sottovoce è un romanzo da pelle d’oca, in tutti i sensi.
Fin dalle primissime righe veniamo a conoscenza delle capacità percettive della
piccola protagonista, e viviamo con lei il brivido dell’ignoto e la sorpresa di
poter comunicare con l’invisibile.
Come lei sperimentiamo le emozioni più umane di fronte ai problemi
familiari e ai conseguenti cambiamenti.
Con Caroline cresciamo e ci confrontiamo con il mondo emotivo e con quello
reale che la circonda: gli amici, la scuola, la mamma e la psicologa. E loro: i
morti, che le fanno visita appena la sentono vicina.
La seguiamo negli anni e nei luoghi in cui si trova ad abitare, la
accompagniamo silenziosamente nelle sue giornate da studentessa modello e da
persona ipersensibile all’altro mondo; le stringiamo la mano quando percepisce
un pericolo più grande di lei e la seguiamo fedeli nelle sue ricerche della
verità.
Caroline è un personaggio ben definito nel suo carattere e nella sua evoluzione;
pragmatica, matura e intelligente, è un’eroina coraggiosa a cui è facile
affezionarsi.
Le ambientazioni e i legami relazionali in cui è inserita sono nitidi, ricchi e
densi.
La scrittura di Fulvia Degl’Innocenti è come una carezza: soffice, leggera e
scorrevole. E più la leggi, più ne vuoi ancora e la rincorri.
Sottovoce è un libro morbido e, al contempo, tagliente.
Caro lettore, difficilmente riuscirai a fare pause in questa storia, vorrai
sapere tutto, scoprire il mistero e tornare a respirare.
Un racconto da brivido al confine tra visione e verosimiglianza che intrappola,
incanta e ci conduce con un ottimo ritmo a un finale veloce e, forse, non tra i
più originali (perlomeno per chi ha letto numerosissime storie horror) ma che
piacerà moltissimo ai giovani e li terrà attaccati alla pagina fino all’ultimo.
Leggere per credere.
Nota: Pelledoca si sta rivelando un editore molto interessante per me, amante
delle storie di “paura”.
Dopo Sottovoce e Lunamadre, ne leggerò ancora, e ancora…
Consigliato!
Target: +11
Un assaggio: “[…] E ancora quella stessa carezza, la pelle come sfiorata, un
leggero pizzicore. Eppure, le foglie degli alberi erano immobili, l’aria ferma
in quella tiepida giornata primaverile. Caroline si toccò la guancia, lanciò un
ultimo sguardo alla foto e ricambiò il sorriso di Julien. […]”
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