Gli incubi di Hazel

Ironico e grottesco ☼☼


Leander Deeny, Newton Compton Editori, 2008, (pp.207)
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Hazel, una petulante bambina di dieci anni, è costretta a trascorrere tre settimane di vacanze dalla zia Eugenia, mentre i genitori si godono un viaggio in Egitto.
La ragazzina non è per nulla felice della cosa; zia Eugenia è una donna orribile, costantemente arrabbiata e sempre pronta a mortificare e maltrattare chiunque le stia attorno.
Nell’antico e decadente maniero dove trascorrerà l’estate, Hazel non ha compagnia oltre al timido e balbettante cugino Isembard e ai tre buffi personaggi che compongono la servitù....
Ma col trascorrere dei giorni, tra pranzi disgustosi e pomeriggi fatti di noia alla stato puro, la bambina fa curiose scoperte. In primo luogo, il goffo cugino tenta, a modo suo, di fare amicizia presentandole i suoi stranissimi animali da compagnia: un cane dalla testa di legno, due maiali fratelli siamesi e un gruppo di oche fumatrici.
In secondo luogo, in seguito ad una crudele punizione inflittale dalla zia e al tentativo di fuga dal terribile castello, Hazel incontra, nel bosco, tre incredibili personaggi: un pitospino, una struzzorana e un gorillopardo. I tre inconsueti animali parlanti si rivelano essere Incubi. O meglio: gli incubi di zia Eugenia.
L’inaspettato e fortunato incontro rianima la ragazzina che passerà i giorni seguenti impegnata in numerose attività: fare amicizia coi mostri e dirigerli in incubi sempre più spaventosi, al fine di terrorizzare l’antipatica zia; aiutare Isembard a inscenare uno strano dramma da lui scritto, per infondergli un po’ di fiducia; incoraggiare la servitù a ribellarsi alle angherie della padrona di casa.
Tutto sembra procedere al meglio ma, come spesso accade, le cose cominciano ad assumere una diversa piega e gli eventi precipitano.
I personaggi che Hazel pensa di conoscere riveleranno volti inimmaginati fino ad ora e lei si ritroverà a fare ciò che mai avrebbe pensato.
Tentati omicidi, verità che tornano a galla, buoni e cattivi si mescolano in un finale a sorpresa!
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Gli incubi di Hazel è un divertente e grottesco racconto, popolato da curiosi personaggi e in cui la quotidianità sembra capovolgersi in ogni istante, rivelando la sua intrinseca assurdità.
In questo breve e scorrevole romanzo, la mostruosità umana e l’umanità dei “mostri” (di qualsiasi specie essi siano) si confrontano in una serie di eventi sospesi tra realtà e sogno, anzi… incubo!
L’intreccio vivace è ben costruito, la scrittura piana mostra la sua comicità con naturalezza, ambienti e personaggi sono descritti con attenzione e capacità, il tutto all’interno di una struttura narrativa solida.
La critica ha definito questa prima opera di Leander Deeny un mix di Alice nel paese delle meraviglie (Lewis Carroll) e Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (Mark Haddon). Non avendo letto quest’ultimo (cosa che mi riprometto di fare il prima possibile), mi permetto di dire la mia e di pensare alla storia di Hazel come un mix di Pollyanna (Eleanor H. Porter) e Nel paese dei mostri selvaggi (Maurice Sendak).
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Target: + 9 anni.

Nota aggiuntiva del 7 Giugno 2011: avendo letto (e recensito) finalmente Lo strano caso del cane ucciso a Mezzanotte, mi sento di dire che la simpatica storia di Hazel nulla ha a che spartire con il toccante romanzo di Mark Haddon.
La storia narrataci da Leander Deeny è grottesca, fantastica, buffa a tratti demenziale.
Le vicende di Christopher Boone, pur suscitando spesso un sorriso, sono profonde, realistiche e trattano tematiche importanti e serie, in modo asciutto.
Nemmeno l'età dei rispettivi protagonisti è la stessa.
Mi piacerebbe sapere che libro ha letto il "critico" che ha pensato di associare i due romanzi.
Belli e interessanti entrambi, ma davvero differenti.

Commenti

  1. ho letto questo libro affascinata dalla copertina ... il primo impatto è stato fiacco (mi ero pentita dell'acquisto) ma poi è stato un crescendo sino alla fine dove mi sono dovuta ricredere ed essere contenta di averlo acquistato, molto carino come libro

    ciao Ila spero sia stata una buona pasqua ... un abbraccio frà

    (bello aver scoperto questo tuo blog!)

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  2. l'ha comprato una mia amica e io ho cominciato a leggerlo a casa sua... l'inizio non mi ha colpito granché ma visto che dite che vale la pena di leggerlo fino alla fine ci riproverò :)
    E le illustrazioni... a una prima occhiata credevo si trattasse di un libro di Edward Gorey... mooolto simile, troppo forse, voi che ne dite?

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